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GLI ANZIANI DISCRIMINATI E IL DECRETO INATTUATO
In tantissimi ci state segnalando l’anomalia relativa alla elargizione inferiore dell’assegno di cura per gli over 65 anche nel 2019.
Infatti la norma che decurtava le cifre da decreto, era riferita soltanto all’anno 2018 così come da decreto:
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1993317367395723&id=1362278477166285
E’ molto, molto semplice. L’intervento di “compensazione complessiva” (frutto della riduzione, da agosto 2018, dell’assegno da 1500 euro a 1200 euro) che faceva differenza fra disabili con meno e con più di 66 anni, e che ha dato i risultati della “DOPPIA decurtazione” per gli ultrasessantaseienni con ISEE superiore a 25.000 euro per il 2018, era previsto dall’art. 4 del dp 589 dal titolo, appunto “INTERVENTI PER L’ANNO 2018”. Per cui, dal 2019, riprende pieno vigore, per TUTTI, la fissazione dell’assegno a 1200 euro, con la sola decurtazione, per tutti, del 30 % solo nel caso in cui l’Isee socio sanitario dell’interessato sia pari o superiore a 1200 euro. Si deve quindi ritornare, a partire dal 2019, a LEGGERE E AD APPLICARE, puramente e semplicemente, l’art 3, comma 4, lettera a) dello stesso decreto 589, senza tener più conto dell’art. 4 che, appunto, disciplinava con un meccanismo di recupero compensativo differenziato fra “infra” e “ultra” 66enni, ma SOLO, si ripete, per la misura complessiva dell’assegno per il SOLO esercizio 2018. Tutto cio che era scritto nell’art. 4, si ripete, valeva solo per il 2018. (LO DICE ESPRESSAMENTE, FIN DAL SOTTOTITOLO, LO STESSO ART. 4 ). Per cui, da gennaio 2019 la cifra di 780 euro è una pura invenzione, non esiste più, e chi eroga 780 euro agli ultrasessantaseienni commette un abuso. Esistono solo due importi, dal 1.1.2019, validi: 1200 euro per chi possiede un Isee inferiore a 25000 euro e 840 euro (1200 meno il 30%) per chi possiede un Isee pari o superiore a 25000 mila euro, senza alcuna distinzione di età.
Adesso ci chiediamo perché le ASP continuano a fare ciò che vogliono??
Non c’erano delle regole ben precise?
ASS. Razza non è forse vero che dal 1 gennaio 2019 si doveva tornare tutti allo stesso livello di assegno di cura? PERCHÉ CONTINUARE A DISCRIMINARE? Superati i 65 anni miglioriamo le condizioni di salute per cui abbiamo bisogno di meno cure? DOBBIAMO RIVOLGERCI DI NUOVO AGLI AVVOCATI?
PUNTUALITÀ
il decreto esplicita il PAGAMENTO MENSILE delle somme dell’assegno. Se facessimo un sondaggio (inutile perché conosciamo la risposta) oddio avessimo avuto un pagamento puntuale o mensile…
PIANO TRIENNALE
Nel decreto si parla anche dell’indispensabile piano triennale per la non autosufficienza da presentarsi entro il 31 dicembre 2018. Che fine ha fatto?
PUA
si dovevano creare i Pua ed erano stati stanziati 8 milioni (se non ricordiamo male )che fine hanno fatto?
PATTO DI SERVIZI(?)
Sappiamo che sono stati un mezzo flop (cosa che sapevamo fin dall’inizio). Vorremmo sapere il numero dei soggetti che ne hanno fatto richiesta per capire.
La nostra atavica domanda rimane sempre salva: Che fine hanno fatto i soldi per la disabilità grave? E i 40 milioni di fondi UE?
Assessore Razza, crediamo che sia nell’interesse collettivo fare chiarezza e prendere provvedimenti verso chi continua a fare di testa propria. Altrimenti si rimangi ciò che ha detto, scritto nel decreto e ripetuto nel 2018 , pubblicamente, e se ne assuma la responsabilità politica!
Dobbiamo continuare a lottare… purtroppo
Ruggero Razza
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