CHI SIAMO2019-04-28T06:31:45+00:00

SiamoHandicappatiNoCretini

Siamo un gruppo di volontari siciliani che si pone come obiettivo principale quello di sensibilizzare sui propri diritti tutte le persone con disabilità. Tra di noi la quasi totalità ha una disabilità o è genitore/caregiver di persone con disabilità.

Abbiamo, fin dal nostro inizio, capito che la disabilità è sempre stata vista con una sorta di pietistico menefreghismo, della serie “poveretti… e vabbè”, non facendo altro che alimentare l’idea che nessuno avrebbe mai lottato fino allo stremo per tali inalienabili diritti. Ci siamo anche resi conto che, da quando sono state approvate le leggi che regolamentano la disabilità (e di cui tutta l’Italia dovrebbe essere orgogliosa, 328 e 104, per intenderci) solo pochissime associazioni si sono ribellate perché esse venissero veramente applicate.

#SiamoHandicappatiNoCretini

è un moto d’orgoglio, come a dire “chiamateci come volete ma non prendeteci in giro”. E’ per questo che con serietà e senza risparmiare colpi a nessuno, lottiamo quotidianamente con le armi che abbiamo a disposizione, contro il potere politico menefreghista, contro la lenta ed assopita Pubblica Amministrazione e contro le “lobby” che gestiscono la disabilità. Il comitato è nato dopo alcuni servizi televisivi di Cristiano Pasca delle IENE che riguardavano Gianluca ed Alessio Pellegrino, fondatori del Comitato.

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Da quei servizi venne fuori lo scandaloso comportamento dell’allora assessore Regionale alla Famiglia e Politiche sociali che chiese il silenzio dei due fratelli, al fine di placare le acque che lo stavano travolgendo. Il silenzio era il prezzo da pagare per avere delle ore di assistenza domiciliare. Purtroppo per lui, era ripreso dalle telecamere e da lì partì la nostra avventura. Lui si dimise e noi abbiamo iniziato a protestare. Il nostro video messaggio al Presidente della Repubblica, poi, fece il giro d’italia e di tutti i TG, tanto che lo stesso Presidente Mattarella, ci rispose nel giro di 8 ore.

Un altro aspetto interessante di questa avventura è stato il supporto di tutto il mondo dello spettacolo: da PIF a Ficarra e Picone, da Jovanotti a Fiorello. In Tantissimi ci continuano a supportare attivamente permettendoci di far capire alle persone con disabilità che non sono un peso, e che se vogliono avere qualcosa allora devono lottare per averla.

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Le terribili frasi, dopo l’approvazione della Finanziaria 2018, del Presidente Musumeci, sono solo l’ultimo tassello di frasi “infelici” o menzogne in politichese che abbiamo dovuto ascoltare in questi anni. Quelle di Musumeci hanno innescato lo sdegno in tutti noi. Minano a nostro avviso, infatti, la pace sociale, facendo avvertire la disabilità come un peso per la società, come se noi fossimo parassiti che rubano soldi ad altri settori produttivi. Questo la dice lunga sulla lungimiranza e visione politica della classe che ci governa. L’indotto della disabilità (assistenza, ausili, presidi ecc) è multimilionario. Soltanto in italia però su tale settore si investono le briciole dei bilanci. Questo è tanto miope quanto ottuso. Lo ripetiamo dal primo giorno “Siamo una risorsa non un peso!”

Grazie alle nostre proteste pacifiche e alle azioni amministrative di massa, siamo riusciti a “stanare” dall’ombra oltre 12.000 persone con disabilità cd. gravissima. Finalmente tutte queste persone hanno ottenuto il diritto ad un assegno di cura da 1500 euro mensili. Il dramma è che il governo regionale ha quasi del tutto dimenticato le persone con Disabilità cd. Grave, che sono tra l’altro la maggioranza. La nostra regione (come molte altre in Italia) non ha mai effettuato un reale censimento delle persone con disabilità. In pratica non si è mai applicata la legge 328 (sopratutto nel suo articolo 14) che prevede la presa in carico da parte delle P.A con conseguente predisposizione di Progetto individuale per tutte le persone con disabilità.

La prossima battaglia sarà proprio quella di “costringere” la Pubblica Amministrazione ad applicare la legge attraverso azioni civili e legali di massa che portino ad un reale censimento dei Bisogni delle persone con disabilità tutte. La battaglia politico amministrativa è ancora in corso, la guerra, quella vera, è del tutto culturale e crediamo sarà molto lunga.